6° CORSO NIR: Il nuovo D. Lgs 159/2016 sui Campi Elettromagnetici: cosa cambia per il Medico Competente
6° CORSO NIR: Il nuovo D. Lgs 159/2016 sui Campi Elettromagnetici: cosa cambia per il Medico Competente

Il D.lgs. 159/2016, che recepisce la Direttiva 2013/35/UE, introduce varie novità di rilevo nelle misure previste per la prevenzione del rischio dei lavoratori esposti a CEM. Tra le più importanti va certamente citata la distinzione degli effetti secondo una gerarchia in “effetti sanitari” ed ”effetti sensoriali”, presupposto alla introduzione di un doppio sistema di valori limite (Valori Limite di Esposizione – VLE): “VLE relativi agli effetti sanitari”  e “VLE relativi agli effetti sensoriali”. Questa distinzione è estesa anche ai Valori d’Azione – VA – distinti in “VA inferiori” e “VA superiori”. Un altro punto importante è l’introduzione del concetto di “deroga” dai VLE, inclusi quelli per gli effetti sanitari, anche se le deroghe vanno debitamente autorizzate. Queste, ed altre novità vanno necessariamente tenute in considerazione anche nella definizione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti, obbligo reso pienamente vigente e previsto dal Decreto.

E’ evidente come tutto questo renda ancora più complesso il ruolo che al Medico Competente (MC) è affidato per la prevenzione del rischio dei lavoratori esposti a CEM, e richieda un significativo aggiornamento delle conoscenze. Il Corso si propone appunto di fornire ai MC adeguati strumenti conoscitivi ed operativi sul rischio da CEM nei luoghi di lavoro e sulla sua prevenzione alla luce di quanto previsto dal D. Lgs 159/2016. A questo scopo saranno fornite le necessarie conoscenze di base sui CEM, sulle principali applicazioni e le esposizioni occupazionali, sui criteri per la valutazione del rischio, sulla normativa, sui risultati della ricerca sui possibili effetti avversi nell’uomo e sulla loro prevenzione. Saranno anche forniti indirizzi procedurali per la sorveglianza sanitaria, con riferimento alle modalità di gestione del complesso problema dei soggetti “particolarmente sensibili al rischio”, anche attraverso esercitazioni pratiche.