Anche Giorgio Trenta, a cui Ernesto Strambi aveva passato il testimone come Presidente della nostra Associazione dal 1994 e fino al 2013, ci ha lasciati.

Sembra quasi un pessimo scherzo del destino: a distanza di pochi giorni scompaiono due vere e proprie colonne della radioprotezione medica italiana, lasciandoci sgomenti. Da oggi ci sentiamo davvero orfani.

Giorgio Trenta è stato per tutti noi il punto di riferimento, la certezza nel mare di incertezze che si generavano a causa della nostra imperfetta comprensione dei fondamenti fisici che governano i fenomeni della radioattività naturale e artificiale. La sua presenza, il semplice sapere che c’era, rassicurava, generava fiducia. Giorgio, con grande pazienza com’era suo costume, ci spiegava (o meglio, provava a spiegarci) le leggi della fisica e risolveva i nostri dubbi; venivi via da quei colloqui consapevole dei tuoi limiti, ma anche rassicurato dalla presenza di una persona di grande conoscenza, sempre disponibile a dedicarti un po’ del suo tempo.

Proprio le grandi qualità umane di Giorgio sono state il suo tratto distintivo: l’onestà, la rettitudine, la gentilezza, la disponibilità nei confronti degli altri; e poi il grande amore per la famiglia, per la sua adorata moglie che con suo grande strazio era scomparsa lo scorso anno, per i figli e i nipoti.

Alle qualità umane si sono affiancate una grande cultura e grandi capacità tecnico scientifiche che, alimentate da una ferrea volontà, gli hanno consentito di coniugare in modo eccellente due professioni: quella del fisico nucleare, che gli aveva fornito la conoscenza delle leggi che governano la materia e, successivamente in età già matura, quella del medico, a coronamento di un sogno coltivato fin da ragazzo.

La coesistenza in una stessa persona di conoscenze in campi apparentemente così distanti è stata una grande risorsa, e Giorgio l’ha sicuramente sfruttata appieno.

Durante il suo lungo incarico come presidente dell’AIRM il suo obiettivo di fondo, pienamente realizzato, è stato quello di sistematizzare e le conoscenze consolidate in radioprotezione medica e di diffonderle, disseminarle, in occasione di Convegni e Congressi di livello scientifico sempre più elevato. Ha introdotto e ci ha avvicinato, con il suo stile unico, a temi complessi che spaziavano dalle stime di contaminazione interna alla filosofia ed ai calcoli (che lui ha sempre sviluppato “in proprio”) per la valutazione della Probability of Causation (PC). Il suo ultimo sforzo, in qualità di Presidente dell’AIRM, è stato la redazione delle Linee Guida sulla Sorveglianza Medica dei lavoratori esposti alle radiazioni ionizzanti, compendio che rappresenta un pilastro del nostro lavoro.

Non possiamo ancora immaginare cosa sarà la nostra professione, la nostra Associazione, senza di lui; ci sembra impossibile non averlo più seduto in prima fila a tutti i Convegni e soprattutto fare a meno della sua scienza, della sua esperienza, dei suoi consigli preziosi, dei suggerimenti mai imposti ma sempre così utili.

Non era ancora tempo perché lasciasse questo mondo, i suoi grandi affetti, i suoi interessi, e tutti noi; insieme con il dolore e lo sgomento, è vivo il nostro rammarico per le tante cose che ancora avremmo potuto fare insieme, con la sua guida illuminata e i suoi consigli.

Tutti insieme ci uniamo al dolore dei suoi figli e nipoti e siamo certi che il suo ricordo rimarrà per sempre nei cuori e nelle menti di ciascuno di noi.

Ciao Giorgio

Giuseppe De Luca