L’Aula Magna dell’edificio “Francesco Redi” di Firenze, sede storica della Scuola di Sanità Militare e dell’Istituto Geografico Militare ha ospitato dal 28 al 30 maggio scorsi il XXIV Congresso Nazionale della nostra Associazione dedicato a “Rischio Radiologico e Sorveglianza Medica in Ospedale”.
La bella e austera sala e l’antistante magnifico chiostro sono stati la degna cornice per due giorni e mezzo di lavori estremamente interessanti che hanno visto una straordinaria partecipazione di medici specialisti nel campo della radioprotezione. L’argomento del Congresso era d’altra parte assai stimolante, considerato che la stragrande maggioranza dei medici autorizzati esercita l’attività di sorveglianza medica su operatori sanitari in ambiente ospedaliero.
Per affrontare le tematiche oggetto dei lavori congressuali si è voluto privilegiare un approccio multidisciplinare e il più possibile legato alla realtà operativa: si è iniziato con la descrizione dettagliata da parte dei vari professionisti sanitari che adoperano le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti in ambito ospedaliero del loro specifico “modus operandi”, con particolare riguardo alle modalità di impiego che possono esporre i lavoratori a maggior rischio: in primo luogo radiologia interventistica e medicina nucleare.
Sono stati presentati contributi video che – meglio di qualsiasi testo scritto o relazione – hanno fatto calare i congressisti nella quotidianità della sala operatoria durante un intervento di urologia endoscopica o di neuroradiologia, ovvero nell’attività di un reparto di medicina nucleare.
L’esposizione degli operatori sanitari al rischio radiologico è stata quindi analizzata sia secondo la prospettiva dello specialista addetto alla sorveglianza fisica della radioprotezione, l’Esperto Qualificato, che ha illustrato le principali problematiche – talvolta assai complesse – relative alla protezione degli operatori esposti alle radiazioni, che da ultimo – proprio al fine di tirare le somme di quanto detto – secondo la prospettiva del Medico Autorizzato.
Anche l’argomento della sorveglianza medica, che rappresenta come è ovvio il nucleo di maggiore interesse per i soci dell’AIRM e per tutti gli intervenuti al Congresso, è stato affrontato con un taglio operativo presentando esempi e proposte di metodo sia per l’analisi che per la gestione dei casi più problematici.
A questo proposito è stata ribadita l’importanza dell’utilizzo da parte del Medico Autorizzato dello strumento della Probability of Causation (PC) oltre che nella valutazione circa la possibile eziologia professionale di una patologia neoplastica, anche come ausilio nell’analisi e valutazione sull’espressione del giudizio sull’idoneità di un lavoratore affetto da patologia neoplastica nelle varie fasi dell’evoluzione della stessa.
All’esperienza operativa si è affiancato il contributo di relazioni che hanno fatto il punto sulle attuali conoscenze circa le principali conseguenze dell’esposizione dei lavoratori alle radiazioni ionizzanti sia come reazioni tessutali avverse (focalizzando in particolare l’attenzione sugli effetti su cute e cristallino), che come effetti stocastici.
Analogo taglio operativo e multidisciplinare ha caratterizzato la sessione dedicata agli impieghi delle NIR in campo sanitario con interventi di operatori sanitari, di fisici che hanno affrontato le problematiche di sicurezza e di valutazione dell’esposizione dei lavoratori con approfondimenti dedicati a tematiche di grande interesse tra cui la compatibilità elettromagnetica per portatori di dispositivi medici impiantabili attivi.
Le problematiche relative alla sorveglianza sanitaria degli operatori esposti da parte del medico di radioprotezione sono state quindi affrontate esaminando tutte le possibili esposizioni a NIR dei lavoratori: dai campi statici ai campi e.m. variabili alle varie frequenze, fino alle radiazioni ottiche artificiali coerenti e non.
Nella sessione dedicata alle comunicazioni libere hanno trovato spazio relazioni su vari argomenti: da un’indagine italiana sulla classificazione dei TSRM in relazione al rischio di esposizione alle radiazioni ionizzanti, alla presentazione dell’esperienza di una Commissione per la valutazione del rischio radiologico, ad una relazione sulla valutazione del microcircolo in operatori esposti al rischio radiologico ed infine ad una comunicazione sul ruolo dei servizi di medicina del lavoro nella radioprotezione.
I lavori sono stati conclusi da una sessione di “consensus” nel corso della quale è stato illustrato lo stato di avanzamento dei lavori di un gruppo interassociativo che raccoglie contributi provenienti da varie Associazioni operanti nel campo della radioprotezione (AIRM, ANPEQ) con il compito di stilare una proposta condivisa di regolamento di radioprotezione nelle strutture ospedaliere.
Due interventi conclusivi hanno infine riassunto gli aspetti più importanti emersi nel corso del Congresso sia sulle tematiche di radioprotezione fisica che di sorveglianza medica.
Al termine del Congresso la sensazione dei partecipanti è stata quella di aver condiviso un’interessante e preziosa occasione di aggiornamento che ha consentito la trasmissione e scambio di informazioni operative, impressioni ed esperienze personali da analizzare e rielaborare.
Era proprio questo l’obiettivo che si intendeva raggiungere in fase di pianificazione e realizzazione del Congresso e ci si può ritenere quindi soddisfatti del risultato raggiunto; considerato il grande interesse manifestato dai convenuti, al fine di mettere a disposizione di tutti gli interessati le conoscenze, le informazioni e le idee presentate da parte dei vari relatori nel corso del Congresso, è intenzione del Consiglio Direttivo dell’AIRM provvedere alla pubblicazione in forma elettronica (e book) degli atti del Congresso.